Vacanza in Valtiberina Toscana: gli itinerari più seguiti

Una passeggiata per le vie della città di Sansepolcro per visitare il Museo Civico con opere di Piero della Francesca, il Volto Santo in Cattedrale, la Deposizione del Rosso Fiorentino, il Museo delle erbe di Aboca o, in pochi minuti di auto, Monterchi, Caprese Michelangelo, Anghiari, Pieve Santo Stefano.

Con circa un'ora di viaggio si possono visitare anche Arezzo, Firenze, Gubbio, Assisi, La Verna, Camaldoli, Perugia, Cortona ed il Lago Trasimeno.

Da Sansepolcro, accanto agli itinerari d'arte, è possibile quindi organizzare un itinerario di carattere religioso, sulle tracce di San Francesco o un itinerario naturalistico nell'atmosfera della Valtiberina Toscana.
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Itinerari turistici e culturali

La Valtiberina è un comprensorio tra Umbria e Toscana dove storia, natura e tradizioni hanno dato vita ad un ecosistema unico ancora relativamente integro.

E'possibile visitare castelli, eremi, pievi, borghi medievali e città d'arte immerse nella natura e disseminati in questa vallata attraversata dal fiume Tevere e delimitata da dolci colline.

UMBRIA

In Umbria si è immersi in un'atmosfera di armonia, ogni lembo di terra e ogni città hanno la loro identità, frutto di civiltà che hanno lasciato segni indelebili e capolavori senza tempo: Umbri, Etruschi, Romani.

Successivamente l'ingegno contadino è stato capace di cesellare, bonificare questa terra facendola brulicare di olivi, vigneti che, oltre a dare prodotti pregiati, sono diventati il simbolo di questa terra.

In Umbria basta percorrere pochi chilometri per trovarsi a contatto con una natura selvaggia fatta di faggete, grotte, torrenti, sorgenti, fiumi, che scavano gole, che scorrono lenti come il fiume Tevere, il salto della Cascata delle Marmore, creando così un paesaggio magico, che ha ispirato fin dall'antichità poeti e scrittori; chi si avvicina a questa terra, ancora oggi, non può che rimanerne colpito negli occhi e nel cuore.

VALTIBERINA

Partendo dalle sorgenti del fiume Tevere, tra verdi panorami di bellezza unica, si spalanca quasi improvvisamente l'Alta Valle del Tevere, striscia di terra tra Umbria e Toscana dipinta dall'altalenarsi di colorate colline appenniniche che da Sansepolcro ad Umbertide formano un elegante affresco Pier Francescano. Castelli, abbazie, pievi borghi medievali ricchi di tradizioni e di storia si affacciano lungo la valle quasi voler invitare il turista a scoprire con percorsi suggestivi questa terra che offre oltre alle sue bellezze naturali un'ospitalità antica.

Si estende per circa 50 km da Sansepolcro ad Umbertide, ai confini con Toscana e Marche, attraversata per tutta la sua lunghezza dall'omonimo fiume, che la rende particolarmente fertile e verdeggiante. I campi, simmetrici e regolari, sono coltivati a grano, barbabietole, fieno, a tabacco. Le montagne sono ricche di boschi di querce, faggi, castagni e gli abeti ogni tanto compaiono qua e là mentre i cipressi, verdi e melanconici alberi di Toscana e Umbria, infondono un'aria di quieta tranquillità che in altri luoghi difficilmente è dato trovare.

Essa comprende pittoreschi e unici paesetti, come Citerna, Monte Santa Maria Tiberina e si affacciano sulle verdi colline che la circondano, Montone, Città di Castello, Umbertide, Lisciano Niccone, Pietralunga, San Giustino.

Le case coloniche, nella loro caratteristica ed artistica semplicità, sono sparse per la campagna come vigili guardie dei campi e ogni tanto le torri e i ruderi di qualche castello ci fanno ricordare i fastigi del passato. Questa parte di Umbria merita veramente di essere presa in considerazione per i suoi centri storici, per le sue chiese, abbazie, castelli, per la salubrità del clima, per il suo equilibrio ecologico perché in questa terra ancora intatta è custode di antiche tradizioni, infatti, fede, storia si fondono armoniosamente rendendola una terra a misura d'uomo.

L'operosità, la creatività dei suoi abitanti trova nell'artigianato la sua più alta espressione: mobili in stile, ceramiche, tessitura, lavorazione del ferro, oreficeria, arte tipografica la rendono famosa in tutto il mondo.
Numerose, inoltre, sono le botteghe di antiquariato dove è facile trovare da piccoli a grandi oggetti o mobili di elevato pregio artistico.

Ristoranti, trattorie, spesso ambientate in locali caratteristici, offrono, oltre a prodotti locali, a una cucina tradizionale, la vivacità ristoratrice toscana temperata dalla mistica soavità propria della gente umbra.

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Luoghi da visitare

Città di Castello

Il centro più rappresentativo del territorio per opere d'arte e per sviluppo economico, dove pur essendo presenti numerosi monumenti medievali la cultura rinascimentale trova una equilibrata affermazione con opere d'arte quanto mai significative.

Antico centro non sottomesso agli Etruschi, Città di Castello fu fiorente Municipio romano, con il nome di Tifernum Tiberinum, è tradizione ricordare che fu distrutta da Totila e ricostruita per opera del vescovo Florido. Dopo i Longobardi, diventò comune e fu alternativamente soggetta a Perugia, a Firenze o alla Chiesa. Nella seconda metà del 400, vi si stabilì la Signoria Vitelli che abbellì la città con splendidi palazzi ed opere d'arte. La città conquistò dopo un lento declino la libertà nel 1860, con la discesa delle truppe Piemontesi.

Si accede, ancora oggi, alla città attraverso la doppia cinta muraria da qui si raggiunge subito il centro storico dove si può ammirare:

  • - la Cattedrale fu iniziata in pieno Rinascimento e fu consacrata nel 1540, la facciata, verso il giardino non è stata mai completata, nell'altra appaiono interventi di periodi diversi, gotico è il portale, settecentesca la scalinata. Suggestiva internamente è la chiesa sotterranea dove si trovano le reliquie e il sarcofago di San Florido. L'interno del Duomo è cinquecentesco, mentre settecentesco il soffitto a cassettoni, la cupola. Accanto al portone principale è l'ingresso del museo del Duomo dove si possono ammirare importanti opere d'arte e di oreficeria di alto livello.
  • - Palazzo dei Priori o del Comune, uno degli edifici pubblici più belli della regione. Di fronte la torre civica del XIV sec. simbolo del potere comunale.
  • - Campanile cilindrico è quanto resta dell'antica struttura romanica del Duecento.
  • - Torre Civica sec XIV.
  • - San Domenico, severa e maestosa fu eretta dai Domenicani 1271, alle pareti affreschi scuola umbra.
  • - San Francesco, consacrata nel 1291, vi è la cappella Vitelli costruita dal Vasariarricchita da bellissimi stalli di coro cinquecentesco forse su modelli lasciati da Raffaello che in questa chiesa, ancor giovane realizzò uno dei suoi capolavori " Lo sposalizio della Vergine".
  • - Santa Maria Maggiore e Madonna delle Grazie due suggestive costruzioni del quattrocento.
  • - Terme di Fontecchio, dove fin dai romani vi si curavano malattie epatiche, della pelle ed artrosi.
  • - Pinacoteca Comunale: si trova nel Palazzo Vitelli alla Cannoniera, perchè sul luogo sorgeva un deposito di cannoni, vi sono collezione opere di altissimo pregio di scuola senese, del Signorelli e di Raffaello.
  • - Museo Capitolare: arte sacra dal VI sec; completamente ristrutturato conserva una rara collezione di vassoi di uso eucaristico ritrovati nel convento di Canoscio.
  • - Museo Burri: collezione; nel vecchio seccatoio dei tabacchi a Rignaldello.
  • - Collezione Burri: palazzo Albizzini in piazza Garibaldi.
  • - Biblioteca Comunale: sezione paleontologica e archeologica del comprensorio;
  • - Centro delle Tradizioni Popolari-Garavelle: collezione civiltà contadina-artigianato. Raccolta ferromodellistica.

APPUNTAMENTI:
Festival delle Nazioni, corsi di perfezionamento musicale- agosto-settembre
Mostra Nazionale del Mobile in Stile - settembre
Fiera delle Utopie Concrete - ottobre
Tiferno Blues Festival - luglio
Rievocazione delle Feste Floridane - agosto
Palio dell'Oca- ottobre
Discesa in Canoa del fiume Tevere - marzo
Discesa in Canoa del fiume Tevere fino a Roma - aprile
Retrò - ogni terza domenica del mese (inizio sabato)
Mostra Mercato del Tartufo Bianco e dei Prodotti del Bosco - prima domenica di novembre

Anghiari

C'è un meraviglioso e avvincente angolo di Toscana appoggiato su un promontorio a forma angolare è Anghiari.

Situato sulle pendici delle colline che cingono ad occidente l'alta valle del Tevere, Anghiari mantiene inalterate tutte le caratteristiche medievali. Nel 500 vennero create all'esterno delle mura castellane ed una bella strada in forte pendenza. La sua piazza è circondata da edifici di nobile architettura.

E' uno dei cento borghi più belli d'Italia e indubbiamente vale la pena visitarlo con calma e attenzione perchè nasconde sorprese veramente allietanti; è un paese da passeggiata e in mezzo ai suoi vicoli, sul bastione e sulle piazzette del centro storico si imbatte su scorci emozionanti e prospettive insolite sentendoci pian piano interpreti di tempi lontani. L'atmosfera che si respira camminando è quella dai colori di un quadro ad acquarelli, perchè ovattata fuori dal tempo e dalle corse. I suoi sali, scendi ti incuriosiscono e il tempo diventa una ricerca a cogliere angoli e particolari ormai persi. Gli occhi così si arricchiscono di una storia passata ma ancora qui così viva da sembrare reale.
E' un luogo ricco di suoni perchè qua e là si può sentire il battere del ferro, la sega sopra il legno, tessere la tela, il modellare i vimini...piccole botteghe artigiane che testimoniano ancora la passione e la tradizione di antichi mestieri che affondano le radici lontano nel tempo.
Qui anche la cucina ritrova le sue vecchie origini legata alle stagioni e al territorio semplice nella preparazione ma eccellente nella ricerca degli ingredienti.

Il paese reso famoso nel tempo dalla Battaglia di Anghiari dove le truppe del duca di Milano Maria Visconti, comandate da Nicola Piccinino, si scontrarono, il 29 giugno 1440, con le truppe fiorentine e del Papa. La battaglia fu vinta dagli eserciti della lega, l'esercito del Piccinino fu disfatto e lui stesso si diede alla fuga. Il nome della battaglia è rimasto famoso perché Leonardo la immortalò in un cartone purtroppo non più esistente.

MUSEI
Museo Statale di Palazzo Taglieschi
Palazzo della Battaglia - museo delle memorie e del paesaggio nella terra di Anghiari
Museo della Misericordia

PARCHI
Parco dei Monti Rognosi e della valle del Sovara - a nord di Anghiari facilmente raggiungibile tramite SP 45 per Ponte alla Piera
La fabbrica della Natura - Centro visita della riserva dei Monti Rognosi e centro di educazione ambientale

EVENTI
Palio della Vittoria - 29 giugno
Mostra mercato dell'artigianato della Valtiberina Toscana - Aprile-Maggio
Stagioni musicali e teatrali - Novembre/Aprile
Anghiari Festival - Luglio
Tovaglia a Quadri - Agosto
Festival dell'Autobiografia - Settembre
I Centogusti dell'Appennino - Ottobre-Novembre

Citerna

Citerna, ubicata su una collina a 480 metri s.l.m., si staglia nel cielo con le caratteristiche linee delle sue mura medievali; si chiamava in antichità Monte Albano X secolo, forse in concomitanza con la costruzione del castello, la presenza però di serbatoi idrici...cisterna... ha dato origine nel secolo XII a questo nome.
E' unica tra i borghi del centro Italia per la sua rarissima struttura architettonica organizzata su due livelli sovrapposti: il borgo medievale e nel sottosuolo i camminamenti.

Questo piccolo borgo, arroccato in una collina possiede uno dei terrazzi naturali più belli della valtiberina, il colpo d'occhio che si presenta è incantevole, lo scenario che ci si trova di fronte va da Sansepolcro a Città di Castello, dal monte della Verna al monte Catria in tutta la sua incontaminata bellezza, sembra impossibile vedere tanto da una così piccola altitudine, da nessuna altra parte della vallata è possibile trovare una finestra sul "mondo" mozzafiato per la sua inaspettata presenza. La storia di questo piccolo paese che passa attraverso gli Etruschi, i Longobardi alla Repubblica Fiorentina allo Stato Pontifici ci ha lasciato un paesetto ricco di fascino con un'atmosfera indescrivibile.
Percorrere, infatti, anche soltanto la via centrale di Citerna, si ha come la sensazione di varcare la soglia del tempo, che ci accompagna fino al cassero nella parte più elevata dell'insediamento ed era l'antica residenza dei signori Da Citerna, da Montauto, nonostante i danni subiti nei secoli, il fascino emanato da queste rovine è tale da essere rapiti; le sue mura lasciano intuire l'antica possenza della struttura.

A rendere ancora più interessante questo insediamento concorre sicuramente il camminamento medievale che si snoda per buona parte del perimetro di Citerna dando vita ad una serie di loggiati.

Da visitare:

  • - il Torrione rotondo, simbolo del paese.
  • - la Rocca, la parte più antica di origine longobarda.
  • - pozzo Vecchio, faceva parte sicuramente della grande cisterna che si trova sotto l'edificio comunale.
  • - chiesa di San Michele Arcangelo presenta una facciata molto semplice e lineare all'interno sono conservate pregevoli opere d'arte: la Crocifissione di Pomarancio.
  • - palazzo comunale, la torre civica e il teatro Bontempelli, piccolo ma elegante, restaurato recentemente.
  • - chiesa di San Francesco, (primo 500) faceva parte del convento francescano, che è stato acquistato dal comune che vi ha fatto la sua sede. La chiesa è ampia e luminosa a croce latina e con nove altari fregiati di rilievi e mostre lignee cariche d'oro, essa si presenta come un museo per le pregiate opere d'arte che vi si conservano: Madonna con il Bambino di Donatello, Madonna con il Bambino di Luca della Robbia, Affresco di Luca Signorelli, dipinti di Raffaellino del Colle, Deposizione di Pomarancio.

I grandi della Valtiberina

- Piero della Francesca: Sansepolcro, Monterchi, Arezzo.
- Alberto Burri: Città di Castello.
- Luca Pacioli: Sansepolcro.
- Michelangelo Buonarroti: Caprese Michelangelo